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Immagine del redattoreComunità dell'Eremo

Lasciamo parlare lo Spirito


Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 15,26 - 16,4a


In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».

 

Bene diceva sant’Agostino sulla testimonianza dello Spirito Santo e dei discepoli che lo accolgono: “Egli, lo Spirito, mi renderà testimonianza nei vostri cuori, voi con le vostre voci; egli con la sua ispirazione, voi facendo sentire la vostra voce”.

Ed è quanto oggi il Vangelo vuole dirci. Piuttosto dunque che scandalizzarci dinanzi alle contraddizioni che viviamo dentro e fuori di noi, piuttosto che rintanarci nel comodo privato di una fede fai-da-te, lasciamo parlare "lo Spirito della verità" affinché possa dire innanzi tutto al nostro cuore che siamo abitati a amati da Dio.

Avremo chi ci perseguita, anche noi come i primi cristiani: “Noi però non siamo di quelli che cedono” (Eb 10,39); anzi siamo di quelli che non rispondono mai al male con il male, ben consapevoli che “è meglio soffrire operando il bene che facendo il male” (1Pt 3,17).


Ci sarà addirittura chi ci osteggia credendo “di rendere culto a Dio”, di fargli un piacere, di dargli onore: non temiamoli, anche se ci spaventa la loro spavalda arroganza!


Soprattutto, come dice Papa Francesco:

  • “Noi non ci scandalizziamo perché non si è scandalizzato Gesù vedendo che il suo lieto annuncio di salvezza ai poveri non risuonava puro” e cozzava con le urla e le minacce di quelli che non volevano udire la sua Parola.

  • “Noi non ci scandalizziamo perché non si è scandalizzato Gesù dovendo guarire malati e liberare prigionieri in mezzo alle discussioni e alle controversie moralistiche, legalistiche, clericali che suscitava ogni volta che faceva il bene;

  • Noi non ci scandalizziamo perché non si è scandalizzato Gesù dovendo dare la vista ai ciechi in mezzo a gente che chiudeva gli occhi per non vedere o guardava dall’altra parte;

  • Noi non ci scandalizziamo perché non si è scandalizzato Gesù del fatto che la sua predicazione dell’anno di grazia del Signore – un anno che è la storia intera – abbia provocato uno scandalo pubblico in ciò che oggi occuperebbe appena la terza pagina di un giornale di provincia;

  • Noi non ci scandalizziamo perché l’annuncio del Vangelo non riceve la sua efficacia dalle nostre parole eloquenti, ma dalla forza della Croce”.


Cammineremo certamente tra le prove, ma questo sarà anche il terreno fecondo della testimonianza che darà frutto oltre ogni possibile aspettativa perché è lo Spirito che feconda la nostra vita e rende limpida e vera la nostra voce.


Facciamola dunque sentire!

Diamo fiato alla nostra voce e alla nostra fede.

Non facciamo i timidi, i paurosi, gli eterni claudicanti incapaci di camminare a testa alta, con dignità. Piuttosto sentiamoci fieri di appartenere a Cristo e pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi. (cfr. 1Pt 3,15).

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