top of page
strisciablog.jpg

Per guardare la vita dall'alto

e vedere il mondo con gli occhi di Dio

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO

leggi | rifletti | prega | agisci

VUOI RICEVERE IL COMMENTO ALLA PAROLA DEL GIORNO SU WHATSAPP?

icona-whatsapp-300x300.png
civetta_edited.png
Se vuoi ricevere il post quotidiano della Parola del giorno su WhatsApp, compila questo modulo. Ti inseriremo nella bacheca "La Parola del giorno" da cui potrai scaricare il link.

Il tuo modulo è stato inviato!

Cerca
  • Immagine del redattoreComunità dell'Eremo

"Guardate, toccatemi!”



Dal Vangelo secondo Luca

Lc 24,35-48


In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.

Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

 

I discepoli di Èmmaus lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane e subito erano tornati a Gerusalemme per raccontarlo agli Undici e agli altri. Ma in quel frangente "Gesù in persona stette in mezzo a loro".

Ora, nota l’evangelista Luca, anche i due che con lui avevano conversato, sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma”. Sembra un paradosso. Vero è che avevano riconosciuto Gesù nel momento stesso in cui scompariva dai loro occhi e questa fulmineità non aveva dato loro il tempo necessario per elaborare interiormente l’evento, tuttavia arrivare a sentirsi spaventati e impauriti perché pareva loro di vedere uno spirito, sembra eccessivo, almeno a primo acchito. Ed è così evidente la loro reazione che Gesù si trova costretto a dire: “Sono proprio io! Guardate, toccatemi!”.

La scena si fa ancora più strana ed emblematica perché, dopo aver mostrato loro le mani e i piedi, i discepoli, non più pieni di paura ma stupiti, “per la gioia” non credono ancora. Gesù allora insiste e chiede “qualcosa da mangiare”, per poi spiegare di nuovo che “bisogna che si compiano tutte le cose scritte” su di lui.


Insomma, sembrano confusi, altalenanti, sopraffatti dalla presenza del Risorto e dalla sua corporeità glorificata, che faticano a capire. A ben pensare, come biasimarli! Questa trasformazione di Gesù va ben oltre la nostra capacità di comprendere e di farne esperienza. Per quanto se ne possa ragionare o immaginare, la risurrezione mistero è e mistero resta.


Noi possiamo soltanto vederne l’effetto: la gioia! E talvolta è così grande che non riusciamo ancora a crederci.

Pensate a tutte le volte che diciamo: “troppo bello per essere vero”.

Ecco, oggi il Vangelo ci dice: arrenditi a questa bellezza, lascia che questa verità – la sua risurrezione – ti dia gioia. Semplicemente così.

E se ti viene il dubbio che sia solo una pia illusione confezionata a dovere per non smarrirci quando pensiamo alla morte, ricordati che non sei tu ad a essere “Dio”: non tutto si può capire, non tutto si può afferrare.

La fede è anche una resa gioiosa a ciò che ti sfugge e che ti sembra incredibile.

207 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page